Microonde

Negli ultimi trent'anni si è assistito ad una vera corsa verso l'impiego
di onde sempre più corte, prima per opera dei dilettanti, poi di tutta una
schiera di tecnici. Un grande impulso in questo senso si è avuto durante
l'ultima guerra mondiale. Sotto la spinta delle necessità belliche, senza
risparmio di energie e di mezzi, furono compiuti enormi progressi nella
produzione, nell'ut1:lizzazione e nella conoscenza e domim:o di onde semp;~
più corte, fino a giungere a quelle millimetriche. Lo sviluppo del radar e
dei telecomandi dei missili richiesero appunto onde estremamente corte e
di grande intensità. Crebbero così, assieme alle frequenze anche le potenze
messe in gioco su una determinata frequenza ed anche la sensibilità dei ricevitori.
Terminata la guerra i progressi compiuti furono volti verso le applicazioni
pacifiche e così, oltre al radar che tanti servigi può arrecare nella navigazione
marittima cd aerea, ecco affiancarsi ad esso una serie di dispositi-vi
predisposti per facilitare gli atterraggi in ogni condizione del tempo, adatti
all'assistenza dei piloti nelle operazioni di mantenere una determinata rotta
e perfino a rendere automatico il pilotaggio; ecco l'impiego delle microonde
nei cosiddetti « ponti radio » per collegamenti telefonici, radiofonici e
televisivi; ecco predisporre i piani per il lancio di satelliti artificiali guidati
e mantenuti 1:n collegamento con la terra tramite radiocomunicazioni e
radiocomandi a microonde.